Risposta: La risposta, non è univoca né del tutto certa; il quesito ha coinvolto e coinvolge in appassionati dibattiti centinaia di studiosi. I primi dati che sembravano richiamare una correlazione tra religiosità e sistema nervoso furono ipotizzati in vari pazienti affetti da epilessia temporale, che descrivevano esperienze religiose e mistiche molto intense e coinvolgenti.
Più recentemente lo psicologo Michael Persinger applicò ai propri lobi temporali uno stimolatore magnetico e dichiarò di aver provato per la prima volta nella propria vita una sensazione di estasi sovraumana. Qualche anno dopo vari studiosi tra i quali in particolare Villanayur Ramachandran ritennero di avere individuato aree cerebrali che si attivavano durante l'esperienza religiosa: con un pizzico di ironia e di provocazione si parlò di “God’s module” il modulo di Dio. Il problema ha rilevanti implicazioni etiche e sociali (oltreché politico-economiche) ed è ancora aperto, ma è molto stimolante confrontarsi con queste sorprendenti esperienze: Eccone alcune…
Neural correlates of a mystical experience in Carmelite nuns - Mario Beauregard, Vincent Paquette
God and limbic system - From Phantoms in the Brain, by V.S. Ramachandran
Religious and mystical experiences as artifacts of temporal lobe function: a general hypothesis - Persinger MA
Where God Lives - Brain Research and Religion - Ulrich Kraft