In questo dipinto, noto anche con il titolo “Gli orologi molli”, gli orologi hanno una forma poco definita, a simboleggiare come la memoria abbia una definizione del tempo quasi fluida. La nozione del tempo che passa è suggerita dalle ombre che gli oggetti e i personaggi proiettano intorno. Il quadro dimostra che la percezione del tempo non sembra rispondere alle ferree regole del tempo meccanico misurabile con i nostri orologi.
Lo stesso Dalì diceva che “Il tempo è la dimensione delirante e surrealista per eccellenza”.
Sicuramente un bel dipinto per ricordare di fare disegnare ai nostri pazienti il CDT!
Lucia Benini
“La persistenza della memoria” (1931) Salvador Dalì
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