Risposta fornita dagli studi di Benjamin Libet (1983):
Quando compiamo una azione consapevole siamo certi che sia la nostra coscienza a dirigere la azione? (dalla risposta a questa domanda possono conseguire importanti implicazioni filosofiche, etiche, religiose, giuridiche)
Per quanto possa apparire incredibile lo studio dimostra chiaramente che vi è un intervallo di 350-500 msec (ovvero da 3 decimi di secondo a mezzo secondo) tra le attivazioni delle aree corticali che danno l'impulso alla azione e la consapevolezza della azione medesima, ovvero quando il soggetto è cosciente della azione motoria che sta compiendo. In altre parole, vi è un inizio "inconscio" per ogni azione umana, il che introduce limitazioni al controllo anche di quegli atti che riteniamo, a torto, del tutto razionali e volontari.
Questo esperimento ha suscitato vivacissime discussioni, tutt'ora in corso, per le conseguenze etiche, religiose, giuridiche e filosofiche di un atto che è in qualche modo deciso fino a mezzo secondo prima che l'individuo ne sia cosciente. (Vedi anche Recenti ricerche n. 49)